Test e tipologie dovrebbero essere usati con cautela. MBTI, Enneagramma e Big Five possono fornire un punto di partenza, ma non diventare ostaggio delle etichette. Non sei un “Tipo 4” o un “intuitivo”; sei un individuo unico che sta crescendo e cambiando.
Esplora i tuoi fattori scatenanti. Ciò che scatena una forte reazione emotiva è spesso collegato a ferite infantili non guarite. Se essere ignorato ti irrita, forse da bambino ti sentivi invisibile. Capire cosa ti ha scatenato è il primo passo verso la guarigione.
Pratica la solitudine. In un mondo di connessione costante, raramente abbiamo del tempo per stare da soli. Prenditi del tempo senza telefono, musica o libri: sii semplicemente te stesso. Le intuizioni più profonde nascono nel silenzio.
Paragonizzati solo con te stesso di ieri. I social media creano l’illusione che tutti tranne te abbiano successo e siano felici. Ma la conoscenza di sé cresce accettando: “Io sono io. Non migliore, non peggiore, solo diverso”.
Infine, la conoscenza di sé è un viaggio, non una destinazione. Non “raggiungerai” te stesso: scoprirai nuovi livelli nel corso della tua vita. Ed è questo il bello. Perché più conosci te stesso, più diventi libero dalle aspettative, dalle paure e dalle illusioni degli altri. E la libertà è vivere veramente.
Il percorso verso la conoscenza di sé: come capire chi sei veramente
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