Gestire le emozioni attraverso il corpo. Le emozioni vivono nel corpo: una mascella serrata, una postura curva, un nodo alla gola. Respirare, camminare, fare stretching sono modi fisici per ridurre la tensione. Ad esempio, respirare diaframmaticamente per due minuti riduce i livelli di cortisolo.
Non confondere le emozioni con la verità. “Mi sento non amato” non significa che sia vero. Le emozioni sono un’interpretazione, non un fatto. Impara a metterle alla prova: “Quali prove ho?”, “Mi sbaglio?”. Insegnate ai bambini l’intelligenza emotiva. Non dite “Non piangere!”, ma “Sei arrabbiato perché non hai ricevuto il tuo giocattolo?”. Questo insegna loro a riconoscere i sentimenti e a cercare soluzioni, invece di reprimerli.
L’intelligenza emotiva sul lavoro è una risorsa invisibile. Un leader con un’intelligenza emotiva elevata crea fiducia, risolve i conflitti e motiva il team. Non urla, ma ascolta. Non incolpa, ma cerca le ragioni. Queste persone diventano non solo capi, ma mentori.
Infine, l’intelligenza emotiva è pratica, non talento. Ogni giorno porta nuove sfide: stress sul lavoro, un litigio con una persona cara, ansia interiore. Ma ogni volta che scegli la consapevolezza invece della reazione, diventi più saggio. E più forte.
Intelligenza Emotiva: come gestire le proprie emozioni senza reprimerle
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