Vita marina: un universo nascosto sotto le onde

di Carolina Festa

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Le minacce sono globali.
— Pesca eccessiva: il 90% dei pesci di grandi dimensioni è scomparso in 60 anni.
— Plastica: entro il 2050, nell’oceano ci sarà più plastica che pesci (in peso).
— Acidificazione: la CO₂ rende l’acqua acida, distruggendo conchiglie e coralli.
— Inquinamento acustico: interferisce con la comunicazione e la navigazione delle balene.
Ma c’è speranza. Il divieto di caccia alle balene ha salvato le balenottere azzurre da un’estinzione certa. Le riserve marine (come quella di Papahānaumokuākea) permettono agli ecosistemi di riprendersi. Le barriere coralline artificiali realizzate in ceramica e la stampa 3D aiutano la crescita dei coralli.
Tutti possono aiutare l’oceano.
— Rifiutare la plastica monouso.
— Mangiare pesce sostenibile (cercare la certificazione MSC).
— Non disturbare i coralli durante le immersioni.
— Sostenere le organizzazioni che lottano per il 30×30 (30% dell’oceano protetto entro il 2030).
L’oceano è un regolatore climatico. Assorbe il 30% della CO₂ e il 90% del calore in eccesso dovuto al riscaldamento globale. Ma la sua capacità è limitata. Il surriscaldamento degli oceani porta a uragani, siccità e perdite di raccolti.
La vita marina non è “là fuori”. È in ogni respiro che facciamo, in ogni pioggia, in ogni pezzo di pane. Preservando l’oceano, preserviamo il clima, il cibo, l’ossigeno e il futuro. Come disse Jacques-Yves Cousteau: “L’acqua e l’aria, le due fonti fondamentali della vita, sono diventate pattumiere globali. Ma possiamo ancora rimediare”. Iniziamo oggi.

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